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La Leggenda della Rosa Amara

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“La tendance mimétique fait du désir la copie d'un autre désir et débouche nécessairement sur la rivalité”.

La Violence et le Sacré (1972), René Girard

 

Come rifugio o copertura al Nulla

plasmava nel suo calco altra Forma -

in altro la cercava, sempre uguale.

Forse ricomponendo un mondo,

un mito stanco di parole

nutriva cenni vivi tra di loro.

Fuori,  più lontano del lontano,

fuggivano su cime innevate

colmando l’uno all’altra desideri

fin sulla cima bianca, poi sfiniti.

La Rosa li attendeva, mai perfetta

finché non fosse colta oltre di loro -

oltre la nostalgia dei due sessi

ancora e sempre sazi e soli ancora -

finché dei loro corpi uno solo

in due riunito stando separato,

l’avesse presa senza desiderio,  

per poi piantarne le radici

dove la terra attende fioriture -

in una festa senza sacrificio

dove la Rosa è il solo Mediatore.

 

  Cristina Bizzarri - 22/02/2014 23:19:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Ciao Franca, leggo ora il tuo commento che penetra nel mio testo e lo completa. Ma mi dici perché è così difficile poter leggere le tue poesie? Ci sarà un percorso iniziatico da compiere prima, le sette leghe, le sette paia di stivali?!
Chissà ... ;-)

 Franca Alaimo - 22/02/2014 16:56:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Il desiderio che si allontana dalla luce delle stelle ( perché questo vuol dire) non può che spargere ombre anche sulla purezza della Rosa.
Ecco perché la Bellezza si raggiunge quando non la si brama più, quando essa si porge oltre i desideri "troppo umani". Come fa, infatti, il finito ad essere lo stelo dell’infinito, se non elimina tutte le spine e non è capace di raggiungere la bianchezza pura della neve, in alto? Bella poesia, Cristina, che svolge un tema iniziatico con immagini deliziose.

 Cristina Bizzarri - 21/02/2014 19:19:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Le tue parole Lorenzo vengono da una Leggenda meravigliosa, quella Leggenda di cui alcuni ci hanno detto, come fai tu instancabilmente, che è Vero. E l’hanno chiamata in vari modi, ma è sempre la stessa secondo me.

 Lorenzo Mullon - 21/02/2014 19:12:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Ci sono rose che sbocciano solo sulle cime delle montagne innevate, rose trasparenti dalle spine di ghiaccio, e petali amari come specchi, fioriti nel cuore caldo dell’ispirazione

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